Article published in:
Minorities in Italy in a changing legal landscapeEdited by Gabriele Iannàccaro and Vittorio Dell’Aquila
[Language Problems and Language Planning 44:3] 2020
► pp. 346–370
La romaní in Italia tra rappresentazione e legittimazione
Andrea Scala | Università degli Studi di Milano
L’articolo esamina le dinamiche connesse con la (auto-)rappresentazione e la legittimazione della romaní in Italia. Comunità di lingua romaní sono presenti in Italia fin dalla prima età moderna e tutti i parlanti di romaní di antico insediamento nella penisola sono cittadini italiani, tuttavia la legge 482/1999 della Repubblica Italiana "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche" non include la romaní tra le lingue di minoranza da tutelare. L’esclusione della romaní dalla legge trova la sua radice prima in un’errata rappresentazione dei suoi locutori, generalmente percepiti come nomadi, mentre non lo sono più da tempo. La legge 482/1999 di fatto tutela le minoranze linguistiche legate a un territorio e la falsa, ma diffusa, percezione dei parlanti romaní come nomadi ha offerto un comodo pretesto a chi voleva escludere dalla tutela la lingua dei rom e dei sinti italiani. Il panorama linguistico della romaní in Italia risulta assai complesso e l’articolo si sforza di descriverlo e spiegarlo in diversi aspetti. I gruppi rom e sinti stanziati in Italia parlano dialetti piuttosto diversi, hanno repertori linguistici differenti, non percepiscono di essere accomunati da un’unica origine etnico-linguistica e non hanno gli stessi atteggiamenti nei confronti dell’uso pubblico della romaní. Questi fattori, insieme alla rappresentazione distorta delle comunità rom e sinte presso la cultura maggioritaria, rendono assai complessa la progettazione di un percorso di tutela. Tuttavia il riconoscimento della romaní come lingua di minoranza in Italia rimane un obbiettivo di alto valore civile, che si potrà forse perseguire con leggi regionali mirate.
Article outline
- 1.La mancata legittimazione della romaní in Italia
- 1.1Rappresentazioni esocomunitarie della romaní: l’equivoco socio-storico della sua non territorialità
- 1.2Un equivoco teorico: la territorialità come dimensione fondante dell’identità linguistica
- 2.La legittimazione come prospettiva: Nodi culturali
- 2.1La romaní nell’auto-rappresentazione dei suoi utenti: il problema della condivisione pubblica
- 2.2Le comunità rom e sinte di antico insediamento in Italia e i loro repertori linguistici
- 2.3Al di là della percezione: lo scarto linguistico tra i dialetti della romaní d’Italia
- 3.Rappresentazione e legittimazione della romaní in Italia: un bilancio e un nuovo scenario possibile
- Appunti
-
Bibliografia
Article language: Italian
Published online: 05 July 2021
https://doi.org/10.1075/lplp.00070.sca
https://doi.org/10.1075/lplp.00070.sca
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